Policano |
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| CITAZIONE (ultrasse @ 5/9/2008, 18:09) CITAZIONE L'ultima partita di Lombardi Ex bandiera dell'Avellino, è morto a causa della sclerosi amiotrofica laterale. Come il genoano Signorini Ciao Adriano - E' morto nella notte di venerdì, per le conseguenze del morbo di Lou Gehrig(sclerosi amiotrofica laterale), Adriano Lombardi (nella foto), presidente onorario dell'Avellino e capitano della squadra irpina alla sua storica promozione in serie A nel 1978. Nato a Ponsacco, in provincia di Pisa, il 7 agosto 1945, il centrocampista era stato ad Avellino dal 1976 al 1979 e in precedenza aveva giocato, fra l'altro, anche a Como, Lecco e Perugia. Aveva debuttato in serie A l'8 ottobre 1978 in Avellino-Lazio 1-3 della seconda di campionato, disputata a Napoli; è rimasto nella storia il fatto che non riuscì a debuttare alla prima di campionato l'1 ottobre in Milan-Avellino, perchè aveva dimenticato i documenti e l'arbitro, Maurizio Mattei, poi designatore della Can, disse di non sapere chi fosse (la conoscenza personale avrebbe potuto valere come identificazione). "Il giorno dopo- aveva detto Lombardi in un'intervista a La Repubblica nel 2003- alcuni giornali riportarono le foto di tutte le volte in cui Mattei mi aveva arbitrato". Ad Avellino Lombardi torno' anche come allenatore, nell'89/90 in B e nel 92/93 e nel 97/98 in C1.
La malattia - Si era accorto di avere il morbo di Lou Gehrig, la sclerosi amiotrofica laterale che ha colpito un certo numero di ex calciatori, intorno al 2001. "Mi sono accorto che qualcosa non andava quando non ho più avuto la forza di farmi la barba- aveva detto Lombardi in quell'intervista a La Repubblica-. Ma tutto è cominciato due anni fa, con dei crampi pazzeschi in tutto il corpo, mi facevano male anche le costole. Così sono andato al neurologico di Napoli, dove mi hanno tenuto in ballo per dieci mesi, senza dirmi niente. Poi ho visto il povero Signorini in tv, e quella sera andando a letto ho pensato: anch'io ho quella cosa lì. Ho chiamato a casa sua, ho parlato con la moglie, mi ha detto che Gianluca era sempre stanco, che non parlava, che non deglutiva, che la malattia si poteva diagnosticare, c'era un esame da fare. Sono andato dal professor Silani, mi ha messo aghi ovunque, potenziali evocati, così si chiama l'esame. In tre giorni ho avuto la risposta: morbo di Gehrig, Sla, sclerosi laterale amiotrofica. Ma non l'ho detto a nessuno. Sono uscito dall'ospedale di Milano e appena sono salito in treno mi hanno chiamato per offrirmi la panchina del Campobasso. Sul momento ho pensato: perchè no? Poi mi sono detto: ma dove vado? Cammino a fatica, non riesco a vestirmi. Così ho trovato una scusa". http://www.skylife.it/html/skylife/sport/a...i-avellino.htmlAh la coscienza,questa sconosciuta....
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